Tecnologia SFB I potenti alimentatori QUINT POWER con tecnologia SFB sono particolarmente adatti a garantire la disponibilità dei tuoi impianti. Grazie alla tecnologia SFB, gli interruttori magnetotermici standard si attivano in modo selettivo mentre le utenze collegate in parallelo continuano a lavorare senza interruzioni.

Gli alimentatori QUINT POWER con tecnologia SFB davanti a un'officina automobilistica

Protezione selettiva degli impianti

Per la massima disponibilità dell'impianto, gli interruttori differenziali standard devono azionarsi magneticamente, così da chiudere selettivamente i percorsi di corrente difettosi. Gli alimentatori e i DC/DC converter con tecnologia SFB (Selective Fuse Breaking) forniscono in breve tempo una quantità pari a più volte la corrente nominale, mettendo così a disposizione la riserva di corrente necessaria.

QUINT POWER con tecnologia SFB

QUINT POWER con tecnologia SFB

Protezione selettiva economica con interruttori magnetotermici

Di solito, parallelamente ai controllori, a un alimentatore sono collegate ulteriori utenze come sensori o attuatori. Per minimizzare i tempi di inattività, ognuno di questi percorsi di corrente dovrebbe essere protetto singolarmente. Nel caso di cortocircuito, infatti, solo il percorso guasto viene isolato dall'alimentazione, mentre le altre utenze continuano a lavorare senza interruzione. Attualmente, gli interruttori differenziali comuni sono la soluzione più conveniente per la protezione di un circuito. Possono essere attivati elettromagneticamente o termicamente tramite un bimetallo. Per un'attivazione in pochi millisecondi, tuttavia, l'elettromagnete integrato richiede una corrente decisamente superiore alla corrente nominale dell'interruttore di protezione.

Caratteristiche degli interruttori magnetotermici

Caratteristiche degli interruttori magnetotermici

Caratteristiche degli interruttori magnetotermici

Le correnti di cortocircuito necessarie per un'attivazione elettromagnetica vengono di solito indicate come corrente alternata (AC) dal produttore. L'utente deve quindi verificare che i valori DC siano superiori a un fattore di 1,5.

Gli interruttori differenziali sono disponibili con diverse caratteristiche di attivazione, per quanto in ambienti industriali vengano utilizzati soprattutto interruttori con caratteristiche B o C. Per attivare l'interruttore con la caratteristica B sono necessarie le seguenti correnti:

  • Applicazioni AC: corrente nominale da tripla a quintupla
  • Applicazioni DC: corrente nominale da tripla a settupla

Per potersi attivare in pochi millisecondi, è quindi necessario un interruttore da 25 A con caratteristica B; in condizioni sfavorevoli sono necessari 187,5 A. Per gli interruttori con caratteristica C sono necessarie le seguenti correnti:

  • Applicazioni AC: corrente nominale da quintupla a decupla
  • Applicazioni DC: corrente nominale da cinque a quindici volte maggiore
Impulso SFB

Impulso SFB

La tecnologia SFB impedisce le cadute di tensione

In caso di guasto le linee lunghe limitano la corrente di intervento necessaria. In questo modo l'attivazione dell'interruttore magnetotermico può essere ritardata o addirittura impedita. Se gli alimentatori mettono a disposizione una riserva di potenza inferiore, questa garantisce un'attivazione magnetica che dura più secondi o minuti. La ricerca del guasto risulta in questo caso semplice, poiché è possibile vedere quale interruttore di protezione si è attivato. Tuttavia, nel frattempo, la tensione DC da 24 V dell'alimentatore si è già interrotta e il controllore si è spento.

Nel peggiore dei casi, l'alimentatore fornisce una corrente talmente ridotta o una corrente di riserva di così pochi secondi che la protezione non si attiva. In questo caso la ricerca dell'errore diventa dispendiosa in termini di tempo e denaro. Con la tecnologia SFB, pertanto, i dispositivi della serie QUINT forniscono fino a 6 volte la corrente nominale. Con tale impulso, gli interruttori si attivano magneticamente entro pochi millisecondi.

Tabella di scelta SFB

Tabella di scelta SFB

Lunghezza dei cavi e sezione del conduttore

L'attivazione rapida di un interruttore di protezione dipende anche dalla lunghezza e dalla sezione del cavo mediante il quale un'utenza è collegata. Qui non è decisiva solamente l'alta corrente che l'alimentatore può fornire. Solo se l'impedenza del percorso di corrente guasto è abbastanza bassa l'alta corrente può fluire nel cortocircuito e attivare magneticamente l'interruttore di protezione.

Dalla nostra matrice di progettazione è possibile dedurre quali alimentatori e quale lunghezza e sezione dei cavi sono adatti alla tua applicazione.

Scenario esemplificativo della tecnologia SFB

  • Un alimentatore (24 V / 20 A) alimenta un controllore e tre ulteriori carichi.
  • Ogni percorso della corrente è protetto da un interruttore differenziale (6 A con caratteristica B).
  • I percorsi di corrente consistono in conduttori in rame di 25 m (sezione 2,5 mm2)

Grazie alla tecnologia SFB, in caso di cortocircuito come in questo esempio, l'alimentatore da 20 A fornisce rapidamente 6 volte la corrente nominale, max. 120 A. L'interruttore automatico interviene con dieci volte la corrente di dimensionamento nel campo magnetico della sua curva caratteristica per un tempo compreso fra 3 e 5 ms.

Le altre utenze continuano a lavorare, il controllore viene alimentato costantemente con corrente DC da 24 V DC e continua a funzionare, nonostante il cortocircuito, senza interruzioni.

Scenario esemplificativo della tecnologia SFB

Scenario esemplificativo della tecnologia SFB

Interruttori di protezione

Nella famiglia di interruttori di protezione magnetotermici di Phoenix Contact entra in uso per la prima volta la curva caratteristica SFB.
Questa caratteristica di attivazione è stata appositamente sviluppata per l'impiego con alimentatori che lavorano sulla base della tecnologia SFB. La combinazione dei due dispositivi garantisce un'attivazione particolarmente affidabile in caso di guasto anche con cavi lunghi tra alimentatore e terminale. La curva caratteristica SFB si ispira alla caratteristica C, ma ha una tolleranza decisamente più ristretta. In questo modo l'interruttore di protezione raggiunge più rapidamente la sua corrente d'intervento e si attiva prima. Questo circoscrive la corrente di cortocircuito e riduce il carico per cavi e dispositivi collegati.