Principi generali della tecnologia di ricarica nell'ambito della mobilità elettrica I veicoli elettrici vengono ricaricati in base alle condizioni quadro specifiche di ogni paese. Ti trasmettiamo le conoscenze di base in modo chiaro e comprensibile.

Seminario sulla tecnologia di ricarica per la mobilità elettrica

Quali sono gli standard di ricarica? I tipi di spina più comuni in sintesi

A livello internazionale si sono stabiliti tre standard di ricarica con geometrie specifiche per i connettori di ricarica lato veicolo e le prese lato infrastruttura, a partire da America del nord, Europa e Cina. Inoltre, il connettore per la ricarica in AC (modalità 3, casi B e C) è progettato diversamente da quello per la ricarica in DC (modalità 4). Con la nostra ampia gamma di prodotti CHARX, copriamo tutti i casi d'uso:

Standard di ricarica comuni e loro inserti frontali

Lo standard tipo 1 per l'America del nord non prevede connettori di ricarica lato infrastruttura. In Europa per questo caso viene usato un cavo adattatore composto da un connettore di ricarica tipo 1 lato veicolo e da un connettore di ricarica tipo 2 lato infrastruttura.

Dove si applica lo standard di ricarica? La distribuzione attuale sulla mappa del mondo

Image Map interattiva: Distribuzione degli standard di ricarica tipo 1 (blu), tipo 2 (verde) e GB/T (grigio scuro) sulla mappa del mondo
Tipo 1
Introdotto negli Stati Uniti, lo standard tipo 1 si è affermato nei paesi colorati di blu. Si basa sulle norme SAE J1772 e IEC 62196. La ricarica in AC e DC avviene tramite una sola presa veicolo CCS tipo 1.
Tipo 1
Tipo 2
A partire dall'Europa, lo standard di tipo 2 si è diffuso nei paesi colorati di verde. Si basa sulla norma IEC 62196. La ricarica in AC e DC avviene tramite una sola presa veicolo CCS tipo 2.
Tipo 2
GB/T
Lo standard di ricarica GB/T si applica esclusivamente alla Cina e si basa sullo standard GB/T 20234. Uno standard CCS per il mercato cinese non è ancora stato stabilito. Sono quindi necessarie prese lato veicolo separate per la ricarica in AC e DC.
GB/T
Non specificato
Nei paesi colorati in grigio chiaro, nessuno standard di ricarica è stato ancora dichiarato come standard ufficiale oppure non sono disponibili informazioni a riguardo.
Non specificato
Tipo 1 e tipo 2
Nei paesi tratteggiati in blu-verde, il tipo 1 e il tipo 2 sono attualmente utilizzati in parallelo. Presumibilmente, uno dei due standard prevarrà qui in futuro.
Tipo 1 e tipo 2

Ricarica in AC e DC: qual è la differenza? E cosa si consiglia in quale situazione?

Ricarica in AC
La corrente alternata (AC, Alternating Current) dalla rete di alimentazione fluisce prima nel veicolo attraverso la stazione di ricarica e il cavo di ricarica, in maniera controllata, ma senza conversione. Solo un convertitore AC/DC installato nel veicolo, il cosiddetto Onboard-Charger, la converte in corrente continua (DC, Direct Current), che può essere utilizzata per caricare la batteria. Poiché le stazioni di ricarica in AC non richiedono un'elettronica di conversione, sono solitamente più economiche rispetto alle stazioni di ricarica in DC e più attraenti per le applicazioni private. A seconda della stazione di ricarica, del cavo di ricarica e dell'Onboard-Charger, si possono raggiungere potenze di ricarica fino a 22 kW. A causa di queste potenze relativamente basse, la ricarica in AC è più delicata per la batteria ed è sempre raccomandata quando il veicolo rimane parcheggiato per più di 30 minuti, ad esempio durante la notte in un carport, un garage o un hotel, e durante il giorno in ristoranti e supermercati.

Ricarica in DC
Qui, i contatti di potenza e le sezioni dei conduttori del connettore di ricarica sono più grandi che per la ricarica in AC. Possono essere trasmesse potenze di ricarica significativamente più elevate fino a 500 kW (High Power Charging, HPC), il che riduce significativamente il tempo di ricarica. È per questo che si parla anche di ricarica rapida o ultrarapida. In contrasto con la ricarica in AC, la conversione AC/DC avviene già nella stazione di ricarica, dove è installata l'elettronica di potenza corrispondente. La ricarica in DC è più complessa e costosa per questa ragione, tra le altre, ed è utilizzata prevalentemente a livello commerciale. Si raccomanda per i viaggi lunghi con brevi pause di ricaricare l'autonomia in pochi minuti, ad esempio nelle stazioni di servizio autostradali.

Quali modalità di ricarica sono disponibili per la ricarica in AC e DC? La procedura di ricarica può essere effettuata in diversi modi

Modalità di ricarica 1
Modalità di ricarica 2
 Modalità di ricarica 3, opzione A
Modalità di ricarica 3, opzione B
 Modalità di ricarica 3, opzione C
Modalità di ricarica 4
Modalità di ricarica 1

Il veicolo viene caricato in una presa domestica con corrente alternata. In una rete monofase devono essere presenti tensioni fino a 250 V, mentre in una rete trifase fino a 480 V. La corrente di ricarica massima è di 16 A. Si crea una comunicazione tra il veicolo e il punto di ricarica. Una schermatura tramite un interruttore differenziale è un requisito obbligatorio. Poiché questo non è sempre garantito nelle installazioni più datate, Phoenix Contact consiglia di non scegliere questa modalità di ricarica.

Modalità di ricarica 2

Come la modalità 1, ma la corrente massima di ricarica qui è di 32 A e il cavo di ricarica è dotato di un cosiddetto In-Cable-Control-and-Protection-Device (IC-CPD). Questo dispositivo contiene un dispositivo di protezione da corrente di guasto, comunica con il veicolo e controlla così la procedura di ricarica.

 Modalità di ricarica 3, opzione A

Nella modalità 3, il veicolo viene caricato con corrente alternata in una stazione di ricarica o in una wall box in cui è già integrato l'interruttore differenziale necessario. La stazione di ricarica si occupa della comunicazione con il veicolo. Il veicolo può essere caricato monofase fino a 250 V o trifase fino a 480 V e una corrente di ricarica massima fino a 63 A. La modalità 3 si divide in tre opzioni:

nell'opzione A, viene utilizzato un cavo di ricarica collegato in modo permanente al veicolo, che dispone di un dispositivo a innesto su una sola estremità, il connettore di ricarica lato infrastruttura, che viene inserito nella presa lato infrastruttura della stazione di ricarica. L'opzione A è descritta nella normativa, ma non si verifica quasi mai nella pratica.

Modalità di ricarica 3, opzione B

Nell'opzione B, è necessario un cosiddetto cavo di ricarica in AC mobile, che viene trasportato, ad esempio, nel bagagliaio. Questo cavo presenta un connettore alle due estremità: una di esse, che è il connettore di ricarica lato veicolo, è inserita nella presa lato veicolo. L'altra, che è il connettore di ricarica lato infrastruttura, è inserita nella presa lato infrastruttura della stazione di ricarica. L'opzione B è usata principalmente nelle stazioni di ricarica pubbliche.

 Modalità di ricarica 3, opzione C

L'opzione C si comporta in senso inverso all'opzione A, perché il cavo di ricarica è saldamente collegato alla stazione di ricarica. L'altra estremità dispone di un dispositivo a innesto, il connettore di ricarica lato veicolo, che è inserito nella presa lato veicolo. L'opzione C è molto spesso usata nel settore privato.

Modalità di ricarica 4

Questa modalità è l'unica che descrive la ricarica in DC nelle stazioni di ricarica rapida. A causa delle alte correnti di ricarica fino a 500 A, si applicano requisiti di sicurezza più elevati. A tale scopo, il cavo di ricarica viene collegato in modo fisso alla stazione di ricarica. Un collegamento a innesto è previsto solo sul lato veicolo, sotto forma di connettore di ricarica lato veicolo, che viene inserito nella presa lato veicolo. Non avviene quindi una suddivisione della modalità 4 in tre opzioni (come per la modalità 3). Sono necessari anche il monitoraggio della temperatura dei contatti di potenza nel connettore di ricarica e ulteriori funzioni di protezione nella stazione di ricarica, come il monitoraggio dell'isolamento.

Che cos'è il Combined Charging System, in breve CCS? Un'interfaccia di ricarica universale per la ricarica in AC e DC

Insieme alle principali case automobilistiche, abbiamo sviluppato il Combined Charging System (CCS). La peculiarità è la presa veicolo CCS, in cui si inseriscono sia i connettori di ricarica in AC e sia quelli in DC. Il veicolo elettrico ha quindi bisogno di una sola interfaccia di ricarica per la ricarica in AC e DC.

Gli standard di ricarica tipo 1 e tipo 2 seguono il principio CCS nella struttura dei loro inserti frontali. Il CCS di tipo 2 è stato dichiarato standard di ricarica ufficiale per tutta l'Europa dalla Commissione europea già nel 2013. Nel frattempo, il nostro obiettivo di stabilire il CCS come standard globale di ricarica rapida è stato realizzato in gran parte del mondo. E sempre più paesi lo stanno adottando.

Come funziona il Combined Charging System (CCS)

Quali sono i vantaggi di CCS nella pratica?

  • Ricarica flessibile in AC e DC attraverso una sola presa lato veicolo
  • I produttori di veicoli risparmiano componenti, spazio e costi
  • Massima sicurezza grazie all'interblocco dell'attuatore e al monitoraggio della temperatura
  • Elevata accettazione e diffusione in grandi parti del mondo
Bloccaggio attuatore nella presa veicolo CCS

Bloccaggio del connettore di ricarica Per la massima sicurezza durante la procedura di ricarica

Come previsto dalle norme, tutte le prese veicolo CCS sono dotate di un attuatore di bloccaggio elettromagnetico, che chiude il connettore di ricarica lato veicolo durante il processo di ricarica lateralmente o direttamente sul gancio di bloccaggio nell'inserto frontale.

Il bullone dell'attuatore è progettato per resistere a forze di estrazione elevate, di conseguenza impedisce che venga estratto il connettore di ricarica durante la procedura di ricarica.

Sensori di temperatura Pt 1000 sui contatti di potenza

Controllo della temperatura preciso Protezione sicura contro il surriscaldamento

Una procedura di ricarica sicura include anche il monitoraggio della temperatura nel sistema di ricarica CCS. Secondo IEC 62196 il surriscaldamento non deve essere superiore a 90 °C. I sensori di resistenza legati alla temperatura, ad esempio Pt 1000, assicurano quindi una misurazione rapida e precisa della temperatura sui contatti di potenza DC.

I valori di temperatura sono comunicati al controllore per la ricarica tramite uscite segnale corrispondenti. Se si verifica un surriscaldamento, ad esempio a causa di alte temperature esterne o di un sovraccarico, il controllore per la ricarica può annullare la procedura di ricarica o ridurre la potenza di ricarica.

Come funziona una stazione di ricarica? Come funziona la procedura di ricarica? Cosa devo cercare nell'engineering?

Le stazioni di ricarica e le wall box odierne devono soddisfare in parte requisiti elevati in termini di disponibilità, sicurezza e comodità. Una struttura complessa composta da numerosi componenti non è una rarità. I nostri video spiegano chiaramente la struttura e l'interazione dei singoli componenti e mostrano come soddisfare tutti i requisiti di un'infrastruttura di ricarica moderna e in rete.

Come arriva la corrente di ricarica nell'auto elettrica? L'unità funzionale Ricarica

  • Elettronica di potenza
  • Contattore di potenza
  • Fusibile
  • Unità di raffreddamento
  • Cavo di ricarica
  • Presa di ricarica lato infrastruttura
  • Presa lato veicolo

Come viene controllata la procedura di ricarica? L'unità funzionale Controllo e monitoraggio

  • Controllore per la ricarica
  • Misurazione dell'energia
  • Monitoraggio della corrente di dispersione verso terra
  • Monitoraggio dell'isolamento
  • Misurazione della temperatura

Come comunicano le stazioni di ricarica? L'unità funzionale Collegamento in rete e comunicazione

  • Autorizzazione dell'utente tramite RFID
  • Indicatore di stato a LED
  • Funzionamento con touchscreen
  • Connessione wireless tramite rete mobile
  • Connessione cablata tramite Ethernet
  • Protezione contro la sovratensione Ethernet

Come si evitano i guasti costosi? L'unità funzionale Alimentazione e protezione

  • Alimentatore
  • Protezione contro la sovratensione
  • Protezione dei dispositivi
  • Misurazione del carico
  • Monitoraggio dell'energia

Come si effettuano il cablaggio e l'installazione? L'unità funzionale Collegamento

  • Ingresso cavi
  • Collegamento di potenza per l'alimentazione
  • Smistamento e ripartizione del potenziale
  • Collegamento dati
  • Presa di corrente e connessione USB per la manutenzione

Glossario Termini tecnici e abbreviazioni spiegati in modo semplice

Ogni campo di attività sviluppa un suo linguaggio e una sua terminologia per dare un nome alle nuove tecnologie. Qui sono disponibili le spiegazioni dei termini e degli acronimi più utilizzati nell'ambito della mobilità elettrica:

Veicoli

  • EV: Electric Vehicle. Termine collettivo per tutti i veicoli completamente o parzialmente elettrici.
  • BEV: Battery Electric Vehicle. Veicolo completamente elettrico la cui energia motrice è immagazzinata in forma chimica nelle batterie.
  • HEV: Hybrid Electric Vehicle. Veicolo che ha sia un motore a combustione interna che una trazione elettrica a batteria.
  • PHEV: Plug-in Hybrid Electric Vehicle. Come l'HEV, ma la batteria può anche essere caricata esternamente tramite un connettore di ricarica.

Connettori e prese di ricarica

  • Inlet: presa nel veicolo elettrico in cui viene inserito il connettore di ricarica lato veicolo. Detta anche presa lato veicolo.
  • Connector: connettore di ricarica che si inserisce nella presa del veicolo elettrico. Detto anche connettore di ricarica lato veicolo.
  • Plug: connettore di ricarica che viene inserito nella presa della stazione di ricarica. Detto anche connettore di ricarica lato infrastruttura.
  • Socket Outlet: presa nella stazione di ricarica alla quale viene collegato un veicolo tramite un cavo di ricarica in AC mobile e caricato secondo la modalità di ricarica 3, opzione B. Detta anche presa di ricarica lato infrastruttura.

Tipologie di ricarica e standard

  • Ricarica in AC: ricarica con corrente alternata monofase o trifase (modalità di carica 1, 2 o 3).
  • Ricarica in DC: ricarica con corrente continua (modalità di ricarica 4).
  • CCS: Combined Charging System: sistema di connettori per la ricarica per il tipo 1 e il tipo 2, che permette sia la ricarica in AC che la ricarica in DC con una sola presa lato veicolo.
  • Combo: denominazione obsoleta per CCS.
  • Tipo 1: standard di ricarica per l'America del nord e altre regioni, descritto nelle norme SAE J1772 e IEC 62196-3.
  • Tipo 2: standard di ricarica per l'Europa e altre regioni, descritto nello standard IEC 62196-3.
  • GB/T: norme nazionali cinesi. Lo standard GB/T 20234 descrive lo standard di ricarica per la Cina.
  • NACS (North American Charging Standard): standard di ricarica alternativo al tipo 1 per il mercato nordamericano.
  • HPC: High Power Charging, anche ricarica ultrarapida: ricarica in DC con potenze a partire da 375 kW o oltre. Utilizzando il raffreddamento a liquido, è attualmente possibile ottenere fino a 500 kW su base permanente e fino a 700 kW su base a breve termine.
  • MCS: Megawatt Charging System. Standard di ricarica in fase di sviluppo per la ricarica in DC di veicoli di servizio con potenze fino a 3,75 MW.
  • V2G: Vehicle-to-Grid. Forma di ricarica bidirezionale. Il veicolo non solo può essere caricato dalla rete di alimentazione, ma può anche rialimentare energia nella rete se necessario. Segue lo standard ISO 15118.
  • V2H: Vehicle-to-Home. Come il V2G, ma il veicolo funge da batteria domestica. L'energia che emette non ritorna nella rete, ma viene utilizzata per massimizzare l'autosufficienza della casa.

Infrastruttura di ricarica

  • Punto di ricarica: possibilità di collegare e caricare un veicolo. Una stazione di ricarica ha uno o più punti di ricarica.
  • Sistema di ricarica: interazione di tutti i componenti tecnici all'interno di una stazione di ricarica (elettromeccanica, elettronica, software) che sono necessari per caricare un veicolo.
  • Wall box: sistema di ricarica per il montaggio a parete con design e custodia specifici del produttore. Principalmente per la ricarica in AC privata in ambito domestico con massimo 11 o 22 kW, ad esempio nel garage o nel carport.
  • Stazione di ricarica/colonnina di ricarica: sistema di ricarica standalone con design e custodia specifici del produttore. Principalmente per la ricarica in AC e/o DC pubblica o semi-pubblica, incluso sistema di fatturazione, ad esempio in hotel o nei supermercati.
  • EVSE: Electric Vehicle Supply Equipment, vedi wall box e stazione di ricarica.
  • Parco di ricarica: rete di diverse stazioni di ricarica pubbliche o semi-pubbliche, ad esempio nelle stazioni di servizio autostradali o in parcheggi multipiano.
  • CPO: Charging Point Operator: l'azienda o la persona giuridica che gestisce punti di ricarica singoli o parchi di ricarica e fa pagare agli utenti dei veicoli l'energia caricata.

Comunicazione e comando

  • CP: Control Pilot. Contatto di segnalazione o linea di segnale nel cavo di ricarica tipo 1, tipo 2 e GB/T. Utilizzato per trasmettere informazioni sul comando tra la stazione di ricarica e il veicolo.
  • PP: Proximity Pilot. Contatto di segnalazione o linea di segnale nel cavo di ricarica tipo 2. Fornisce al veicolo le informazioni indicanti che è in corso la ricarica con una determinata corrente di ricarica, per cui viene attivato l'immobilizzatore.
  • CC: Connection Confirmation. Contatto di segnalazione o linea di segnale nel cavo di ricarica GB/T. Fornisce al veicolo le informazioni indicanti che è in corso la ricarica con una determinata corrente di ricarica, per cui viene attivato l'immobilizzatore.
  • CS: Connection Switch. Contatto di segnalazione o linea di segnale nel cavo di ricarica tipo 1. Avverte la stazione di ricarica quando la leva di bloccaggio del connettore di ricarica è stata azionata, in modo che la stazione di ricarica interrompa l'erogazione di corrente.
  • IC-CPD: In-Cable-Control-and-Protection-Device. Un dispositivo di comando e protezione integrato nel cavo di ricarica. Consente la ricarica monofase in AC secondo il modo di ricarica 2 alle prese domestiche con potenze fino a 3,6 kW.
  • Backend: permette al CPO di gestire i suoi punti di ricarica sul lato software. Include la gestione degli utenti, l'evasione dei pagamenti (di solito tramite un fornitore di servizi terzo) e il monitoraggio tecnico dei punti di ricarica tramite un cloud.
  • OCPP: Open Charge Point Protocol. Serve alla comunicazione tra la stazione di ricarica e un sistema back-end.
  • PnC: Plug-and-Charge. Semplificazione della procedura di ricarica facendo sì che l'autenticazione e la fatturazione avvengano automaticamente in background. Segue lo standard ISO 15118.